«È urgente un 25 aprile di liberazione dalla guerra: cessate il fuoco ovunque». Il Comitato unitario antifascista ha lanciato ieri la manifestazione nazionale del 25 Aprile a Milano con l’invito a «costruire uniti un appuntamento straordinario, per impedire qualsiasi attacco alla nostra democrazia e alle nostre libertà». «Con le guerre in atto e la conseguente crescita della militarizzazione, è urgente mettere in campo azioni politiche e diplomatiche per fermare i massacri delle popolazioni civili ed evitare la crescita esponenziale dei conflitti», hanno spiegato ieri in conferenza stampa gli organizzatori dello storico corteo non nascondendo che è stato questo, come prevedibile, il punto di attrito con altre comunità che di solito partecipano alla Festa della Liberazione.

LA CONTESTAZIONE non è arrivata dalla Comunità Ebraica, che sarà al corteo nello spezzone con Azione, +Europa e Radicali Italiani, ma da ucraini e dissidenti russi e iraniani che non avrebbero gradito lo slogan dello striscione di apertura del corteo («Viva la Repubblica antifascista, cessate il fuoco ovunque») perché metterebbe sullo stesso piano «aggressori e aggrediti». «C’è stata un po’ di discussione ma alla fine è stato accolto un documento con il programma degli interventi che ha come titolo ‘Viva la Repubblica antifascista’», ha precisato il presidente Anpi Milano, Primo Minelli. «Nel corpo del documento che convoca la manifestazione c’è il riferimento al cessate il fuoco, ma la frase scritta in testa è ‘Viva la Repubblica antifascista’, mentre l’appello per la liberazione degli ostaggi, così come dei prigionieri politici – ha aggiunto -, sarà fatto durante il comizio. Mi auguro che gli ucraini confermino l’adesione. Da due anni diciamo che hanno ragione loro e non Putin».

IL COMITATO UNITARIO antifascista ha affermato la necessita di «mobilitarsi contro gli attacchi alla Costituzione che l’attuale governo di estrema destra sta attuando attraverso l’introduzione del premierato e dell’autonomia differenziata. Dopo 79 anni è necessario difendere quella storia e quei valori perché di straordinaria attualità e si rende invece necessario combattere per la sua piena applicazione, per far emergere la dignità del lavoro, l’importanza di sanità e scuola pubblica, contrastando la solitudine sociale che sempre più si sta diffondendo».

IL CONCENTRAMENTO sarà alle 14 in corso Venezia, poi sul palco di piazza Duomo saliranno, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Sala, l’attore e regista Pif, il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri oltre a Primo Minelli. Ci saranno anche il presidente nazionale dell’Aned (associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) Dario Venegoni, il professore Andrea Ricciardi della Fiap e Debora Migliucci, Archivio storico del lavoro. Chiuderà la manifestazione il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo.

CONTINUANO AD ARRIVARE le adesioni singole, di partiti, di sindacati o di associazioni studentesche, pacifiste e ambientaliste all’appello del manifesto. Il nostro giornale invita lettori e lettrici a manifestare assieme alla redazione e a condividere con la comunità spostamenti e organizzazione scrivendo alla mail: sipotrebbe@ilmanifesto.it. «Venite in compagnia o da sole e da soli, che sole e soli non sarete mai», ha scritto il collettivo dei giornalisti nel suo appello alla partecipazione. Come ha detto il comitato organizzatore, «facciamo di questo 25 Aprile una giornata indimenticabile, insieme».