Fuoriorario a cura di Fulvio Baglivi prepara due notti si Rai3 dedicate a Tonino De Bernardi. La prima venerdì 26 aprile con Il quadrato: definizione di spazio, in prima visione uno (1971-1972) 8mm restaurato in digitale da Home movies di Bologna, un film sullo spazio familiare, le due figlie nate da poco, la vita quotidiana con Mariella Navale, moglie musa produttrice e l’esplorazione del quotidiano che sarà sempre più protagonista dei suoi film. Segue Ed è così, circa, più o meno (2011) dice il regista: «Questo è uno dei miei film più personali sotto la sua veste documentaristica. Delina, la donna contadina anziana, ritorna in tutto il mio cinema. A lei è legato il tema della terra e della campagna. Il mio è cinema duale/dualistico di opposizioni, tra città e campagna, tra viaggio e restare, tra qui e là, tra maschile e femminile, affermazione e negazione, giorno e notte/luce e tenebre, interno ed esterno ecc.»

Sabato 27 aprile Fuoriorario presenta nella seconda notte dedicata a Tonino De Bernardi – Il cinema senza frontiere l’incontro con Alberto Momo che ha curato la mostra, il catalogo e la retrospettiva che il Museo Nazionale del Cinema dedica a Tonino De Bernardi. La mostra si aprirà il prossimo 24 aprile e durerà fino a settembre mentre per tutto il mese di maggio saranno proiettati al Cinema Massimo una ventina di film che vanno dal periodo «underground» degli anni ’60-’70 fino a Universi circoscritti 2 del 2022. Alberto Momo racconta come la mostra provi a restituire quasi 60 anni di cinema, girato in prima persona e tra le mura domestiche come con attrici e attori di fama mondiale, tra cui Isabelle Huppert, Anna Bonaiuto, Tommaso Ragno, Lou Castel. I film di Tonino sono stati presentati nei maggiori festival del mondo, prima di questo evento del Museo ha ricevuto premi e omaggi in Francia, Portogallo, Brasile, Stati Uniti, Fuori Orario è sempre stato a fianco di questo straordinario uomo e cineasta, presentando negli anni quasi tutti i film e contribuendo alla realizzazione di alcuni.

Serva e padrona (2003). Tre giovani donne in casa, seguite dalla videocamera la padrona e le serve, uno spunto che viene chiaramente da Les Bonnes di Genet. «un film parabola sulla lotta di classe». Il film è seguito da cinque lavori girati per la RAI Piemonte tra il 1984 e 1985: Intorno alla casa ; Zibaldino 84 – Diodata Saluzzopt n. 20; Zibaldino 85 Il cammino difficile, prima parte: Felice Fischetti, poetapt n. 20; Zibaldino 85 il cammino difficile, seconda parte: Emilia e la libertà ho trovato il cammino difficile Emilia e la vita – pt n. 21; Zibaldino 86 ramo secco – pt n. 20.

Tutti i film hanno una durata di 30’, sono girati nella zona di Casal Borgone, dove Tonino ha vissuto e insegnato per buona parte della sua vita. Protagonisti sono amici, vicini, gli alunni, i familiari.