«In questa campagna elettorale ho incontrato una Roma sospesa. Molti comitati e associazioni rendono viva la città», dice Paolo Berdini, urbanista, che si candida a sindaco con la lista Roma ti riguarda, sostenuta da Rifondazione comunista, ambientalisti ed esponenti civici.

Eppure manca qualcosa…
Manca la chiara consapevolezza della crisi che la città vive e sui modi per superarla. Pd, Raggi, Calenda e Michetti vorrebbero curare i mali della città con le stesse ricette che l’hanno portata al collasso. Sono i trenta anni di neoliberismo ad aver generato una città più impoverita e con maggiori disuguaglianze sociali. Alcuni comitati e pezzi della sinistra sostengono schieramenti che vogliono «più mercato». Roma ti riguarda è l’unico voto utile per attenuare le disuguaglianze.

I pretendenti si giocano molto sul voto nelle cosiddette periferie, che sono gran parte del territorio capitolino.
Tutti i luoghi della periferia portano i segni dell’abbandono. Il mercato non ha alcuna convenienza economica a intervenirci. L’estrazione di ricchezza va bene nelle aree centrali e per questo ci pensa Blackstone, il più grande fondo immobiliare globale, che investirà a Milano un miliardo di dollari per acquistare immobili. Accade e accadrà anche per le aree centrali di Roma. A Tor Bella Monaca o al Laurentino 38 nessun privato investirà mai per migliorare la qualità della vita. Pubblico è meglio, diciamo noi nel nostro programma. Un pubblico che però ha a cuore gli interessi di tutti. Nel Pnnr, il Pd ha ottenuto il raddoppio delle superfici di Cinecittà quando già oggi l’80 % degli studios è vuoto. Ogni euro deve invece andare nelle periferie. Per i tram, i servizi, per il verde. Per creare lavoro stabile. Basta con le speculazioni.

A che punto è la separazione tra società e istituzioni?
Degrado e abbandono sono sotto gli occhi di tutti ma nessuno stanziamento va ai grandi quartieri pubblici, penso a San Basilio dove le case cadono letteralmente a pezzi o a Corviale, dove gli spazi pubblici sprofondano nel degrado. Nessun euro per chiudere la piaga delle 82 occupazioni di edifici da parte di famiglie povere. Da qui il rischio di un’ulteriore divaricazione tra società e istituzioni.

Come si immagina proseguirà la vostra mobilitazione dalla mattina del 5 ottobre?
La lista Roma ti riguarda ha fin qui compiuto un ottimo cammino. Abbiamo superato veti e ricatti per non farci presentare alle elezioni e ci siamo aperti ad alleanze ampie. Capolista è Alberto Benzoni, convinto socialista. Nelle liste ci sono dirigenti di spicco di Rifondazione comunista, gli ambientalisti di Planet, ex esponenti del M5S, pacifisti e – soprattutto nei municipi – tantissimi giovani. È una grande forza per costruire una sinistra che difende i ceti popolari, i giovani, l’ecosistema. La chiusura dei negozi di quartiere o il fatto che i nostri giovani sono costretti ad andare a vivere nelle periferie lontane, dipende dagli affitti di rapina. A Berlino il referendum per la requisizione delle grandi proprietà immobiliari ha vinto. È ora di una sinistra vera, aperta e inclusiva anche in Italia.