Nel giorno dell’adesione al «Movement» populista europeo di Steve Bannon, lo staff di Salvini scatena la «bestia» (l’apparato social del leader leghista) e piazza il proprio attacco ai giudici in cima ai «trending topic» di twitter per una notte e un giorno interi.

Segno della potenza di fuoco (virtuale) del ministro dell’Interno, che con l’aiutino di misteriosi e nuovi fan americani (non russi) riesce a far sopravvivere l’hashtag #complicedisalvini per ore.

Non manca, naturalmente, chi «usa» la stessa parola chiave per criticarlo ma per gli analisti dei social (ad esempio Luca Alagna, @ezekiel) è significativa la capacità di alimentare con oltre 2mila tweet sparati in un momento «morto» come tra l’1 e le 5 di mattina la furia leghista.

Poco importa che poi, a parole, il ministro abbia smussato almeno in parte il suo attacco alla magistratura.

Cinguettii sinistri che sono destinati ad aumentare alle europee grazie alle alle risorse messe in piedi da Bannon per il suo assalto a Bruxelles.