A terra è rimasta solo qualche macchia rosso sangue e un perimetro che segna il piedistallo. La «porchetta» della discordia a piazza della Malva, imbrattata dalla vernice (un gesto rivendicato da Animal liberation front), è stata rimossa ieri per restauri e dopo le proteste che hanno visto in prima linea alcune associazioni animaliste (l’opera avrebbe dovuto rimanere fino a settembre, per l’iniziativa che vedeva 8 piazze coinvolte in progetti artistici).

La scultura in marmo travertino realizzata da Amedeo Longo, con il sostegno della Rufa, voleva creare un «memorial» (come i busti classici che campeggiano in molti luoghi della capitale) in forma di maiale non più vivente: «Dal panino alla piazza» recita infatti il titolo, alludendo a un macabro riscatto. Un rovesciamento alla Cattelan. Prima ancora del putiferio, il giovane artista era stato scelto come ospite della rubrica Alt : la sua produzione creativa (che non si limita alla statua contestata) sarà narrata domenica 27 giugno in un nuovo appuntamento della videorubrica Alt, sul sito e sui social del manifesto.

Longo inoltre sarà presente al festival Trevignano Donna il 2 luglio con un’intervista live trasmessa in diretta streaming alle 20. Fra le sue recenti installazioni, «The Shapes of Love» all’Esquilino in uno spazio no profit: circa 100 aeroplanini di ferro che sembrano avere la leggerezza di fogli di carta ripiegati su sé stessi, infilati nella parete come fossero stati scagliati da un fiabesco lanciatore.